Il Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze, manifestazione di respiro internazionale, quest’anno si preannuncia ancora una volta come un evento culturale di rilevante significato per il restauro, la tutela e la salvaguardia del patrimonio del nostro Paese e per il rilancio del Made in Italy.
Il Salone si avvale inoltre di un Comitato Tecnico – Scientifico e di un Comitato esecutivo che fungono da avanzato controllo, guida e coscienza critica delle attività culturali (quali mostre, eventi, seminari, workshop specialistici,) che sono ospitati durante la manifestazione e la cui presenza e le cui attività hanno il merito di apportare in Fiera momenti rilevanti dal punto di vista culturale, della ricerca scientifica e dello sviluppo delle tecnologie innovative del settore.
Tra gli eventi il Convegno “ll restauro architettonico trait-d’union con i Paesi del Bacino del Mediterraneo” promosso dalla Consulta degli Ordini degli Architetti di Sicilia. Il convegno e stato presieduto dall’arch. Roberto Floridia, Capo del Dipartimento Esteri, e dall’arch. Gaetano Manganello che, ponendo l’accento sul contributo dei professionisti siciliani alla formazione di competenze ed esperti nel restauro e consolidamento per la tutela dei manufatti storico-architettonici al fine di creare una cultura locale del restauro nei Paesi del Bacino del Mediterraneo, hanno illustrato alcuni esempi progettuali esemplificativi delle metodologie di restauro adottate.
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SAUDI BUILD 2010 – Fiera dei materiali e della progettazione per l’edilizia. Arabia Saudita, Riyadh
Si è svolta lo scorso 18 ottobre la Saudi Build, l’importante collettiva nel settore dei materiali e della progettazione per l’edilizia“Il settore delle costruzioni fornisce il maggior contributo allo sviluppo dell’economia dell’Arabia Saudita; grazie agli elevati introiti petroliferi e al costante incremento demografico, il settore registra tassi di crescita molto sostenuti. La manifestazione si conferma il principale canale di accesso al mercato grazie alla convergenza di tutti gli operatori del settore su questo evento”.
Stipulati accordi per uno scambio di esperienze professionali nel Mediterraneo
Un risultato positivo. Oltre ogni più rosea previsione. Lo ha ottenuto la Consulta regionale degli architetti, presieduta dall’agrigentino La Mendola, con la partecipazione alla mostra di architettura “Saudi Build 2010”, tenutasi a Riyad, in Arabia Saudita, nei giorni scorsi. Ventotto gli architetti siciliani che hanno esposto nel contesto della missione guidata dal responsabile del Dipartimento esteri della Consulta, l’architetto ragusano Floridia e dal Presidente dell’Ordine di Enna, Russo, l’incontro con la “Saudi engineering society”, vale a dire il Consiglio nazionale degli architetti sauditi, costituito con provvedimento del re, ha garantito la diffusione dei progetti in mostra sul sito web della stessa “Saudi engineering”, oltre alla divulgazione della lista degli architetti siciliani presso i costruttori arabi, per eventuali future collaborazioni. , la Consulta ha raggiunto lo stesso accordo anche con “Italian business association”, l’associazione di tutti gli imprenditori italiani operanti in Arabia Saudita, che divulgherà ai propri iscritti la lista degli architetti siciliani che hanno partecipato alla mostra. architetti siciliani a Riyadh sono stati ricevuti nella residenza dell’ambasciatore italiano ed hanno inoltre ottenuto la possibilità di vedere i loro progetti esposti, in mostra permanente, alla facoltà di Architettura dell’à King Saud.Inoltre, gran parte dei progetti esposti dagli architetti siciliani saranno pubblicati sulla rivista “Domus Saudi” per consentire una maggiore veicolazione degli stessi tra gli addetti ai lavori. , la Consulta ha raggiunto un accordo con la suddetta facoltà d’architettura affinchè possano essere accolti in Sicilia, a spese del Governo saudita, venti studenti e due docenti che avranno l’opportunità di effettuare degli stage in studi di architetti siciliani. Tra i contatti intrattenuti durante la mostra, anche quelli riguardanti la costituzione di un consorzio specializzato tra professionisti del settore, in fase di istituzione da parte di alcuni eminenti figure saudite, destinato ad operare in tutto il mondo e di cui potranno far parte anche alcuni architetti siciliani.
“Mi pare che si tratti di un piatto assolutamente ricco di opportunità – afferma il responsabile del Dipartimento esteri della Consulta, Floridia- che, tra l’altro, si concretizza dopo la nostra precedente partecipazione, dello scorso mese giugno, alla fiera Project Lebanon”.
“Stiamo offrendo ai professionisti siciliani -conclude il presidente Regionale degli Architetti, La Mendolanuove vetrine internazionali e, dunque, nuove opportunità d’inserimento nei mercati esteri in grande evoluzione, quale appunto quello dell’Arabia Saudita. Proseguiremo il nostro cammino nei Paesi del Mediterraneo, continuando a cercare nuovi mercati per gli architetti e promuovendo sempre più l’architettura quale linguaggio universale di confronto tra i popoli, in grado di superare quelle divergenze politiche e talvolta religiose che impediscono spesso il confronto tra le civiltà della terra ”.
Fiera “Project Lebanon”: seconda partecipazione collettiva di aziende italiane nel settore dell’edilizia – Libano, Beirut
Si è svolta a Beirut, dalll’1 al 4 giugno, la fiera “Project Lebanon”, nel complesso fieristico di Biel (Beirut International Exhibitions and Leisure Center). La fiera, la cui partecipazione collettiva per l’Italia è organizzata dall’ICE, rappresenta il vero punto di riferimento per l’area medio orientale del settore edilizio.
Nel Padiglione italiano era presente uno stand, allestito dalla Consulta Regionale degli architetti della Sicilia su mandato del Presidente della Consulta arch. Rino La Mendola, dove sono stati esposti i progetti di 27 architetti siciliani.
A rappresentare la Consulta l’architetto Roberto Floridia responsabile del Dipartimento Esteri della Consulta Regionale degli architetti della Sicilia nonché Delegato Italiano del Consiglio Nazionale Architetti all’UMAR (Unione Architetti del Mediterraneo), coadiuvato dall’arch. Daniela De Domenico dell’ordine degli architetti di Messina. I consensi e il successo dell’esposizione hanno fatto si che i progetti restino in mostra permanente presso un edificio di proprietà di una importante società Libanese di rilievo internazionale.
“La partecipazione alla fiera, afferma l’architetto Floridia in un intervista televisa per Rai International e Fashion tv, rappresenta per i professionisti e le aziende siciliane una grande opportunità di confronto e apertura verso nuovi mercati allo scopo di acquisire nuovi contatti con potenziali partner locali e opportunità di lavoro.
Grazie alla sua strategica posizione geografica e la sua vicinanza al Levante e ai paesi del Golfo, il Libano ha dimostrato di essere porta della regione per gli scambi commerciali; in grande crescita ed espansione, investirà molto nel settore delle costruzioni e nel turismo e pertanto può sicuramente essere per i professionisti e le aziende siciliane meta di ulteriori scambi ed opportunità di lavoro: è arrivato il momento di proporsi fuori dalla realtà siciliana per far conoscere quali sono le nostre professionalità e le nostre competenze nell’edilizia e soprattutto nel campo del recupero e del restauro architettonico, in cui da tempo siamo leader”.
16° Assemblea generale dell’UMAR (union of mediterranean architects): the umar conference “Mediterranean architectural identity” – Alessandria d’Egitto
Si è tenuta ad Alessandria d’Egitto dal 3 al 7 marzo 2010 la 16° Assemblea Generale. In breve l’intervento dell’Architetto Floridia: “…Il riconoscimento e la condivisione di obiettivi comuni sono la chiave di lettura per l’instaurazione di una cooperazione sempre più reale e concreta, soprattutto per regioni come la Sicilia che, sebbene in passato per ragioni politiche e culturali ha avuto un ruolo marginale nonostante il grande patrimonio storico-architettonico (così come è presente in tutto il resto di Italia), oggi può rappresentare il trait-d’union e il punto di snodo tra i Paesi costituenti la vasta Regione Mediterranea.
In questo obiettivo comune di salvaguardia e recupero delle culture locali, gioca un ruolo fondamentale il recupero del patrimonio storico-architettonico e la valorizzazione del territorio: la memoria e l’identità di tanti piccoli paesi, infatti, migliorano e identificano la qualità della vita dei cittadini e il loro senso di appartenenza alla comunità; da qui lo stretto legame del restauro del centro storico anche con l’economia di un paese.
Nella maggior parte dei casi i centri storici, costituiscono il loro nucleo originario e spesso non solo ne rappresentano l’identità, ma anche identificano una fonte di potenziale sviluppo economico: il centro storico, se adeguatamente valorizzato, può diventare attrattore culturale e turistico ed efficace strumento di sviluppo dell’economia, sottolineando il valore sociale di interventi che, nell’equilibrato sfruttamento e valorizzazione delle risorse locali, contribuiscono a quell’idea di cooperazione e unione sopracitata.
Promuovere incontri istituzionali ed iniziative culturali, stimolare il dialogo e il confronto tra esperti nel campo della cultura e dell’architettura, istituire seminari e conferenze per la divulgazione e la formazione della cultura del restauro, della conservazione e dello sviluppo urbanistico, sono i mezzi per attuare concretamente gli obiettivi prefissati.
Il restauro è un campo in cui l’architettura italiana è stata ed è ancora indiscussa protagonista, anche grazie alla ricerca e alla variegata casistica e sperimentazione resa possibile dagli eventi sismici, che sono diventati un enorme laboratorio sparso in tutta la nazione, che ha permesso l’avanzamento teorico e pratico di tutta una serie di discipline facenti parte del restauro. L’ultimo sisma del 13 dicembre 1990 localizzato nella Sicilia orientale , ha prodotto una legge speciale. (L.433/1991), grazie alla quale possiamo affermare che gran parte del patrimonio monumentale è stato messo in sicurezza e migliorato non solo dal punto di vista strutturale ed antisimico ma anche da quello funzionale e d’uso.
Gli architetti italiani, quindi, vogliono mettere a disposizione della comunità le opportunità derivanti dalla matrice comune di eccellenza nel restauro, proseguendo in un percorso che agglutina diverse esperienze e ricchezze locali, per continuare a crescere e a far crescere la teoria e la prassi del restauro.
Ma, com’è noto, il passato ha solo senso se rimane nel presente e se viene posto come base del futuro. Credo quindi che sia interessante sviluppare il tema del restauro nella sua più vasta accezione, ricercando soprattutto nelle nuove declinazioni dell’architettura contemporanea le relazioni tra esperienza e innovazione e tra e tecnologia.
Come membro della sezione italiana ho programmato per il 2010 l’istituzione di due seminari sulla formazione nel campo del restauro, in Marocco e in un’altro stato della penisola Arabica da definire, e di un Meeting Internazionale organizzato a Messina in occasione dell’inaugurazione della sede della Casa dell’Architettura per il Mediterraneo, In tale occasione saranno invitati tutti i paesi del mediterraneo e tutta la stampa e televisioni nazionali e perché no anche internazionali, in modo tale da dare il massimo risalto alle nostre attività.
In occasione di tale seminario, vorremmo anche far coincidere il premio per il mediterraneo, il boureau dell’UMAR, e potrebbe anche essere la migliore occasione per presentare agli organi di stampa internazionali la nostra volontà di aprire l’università dell’UMAR a Tangeri; questo ci darebbe una marcia in più per l’ottenimento del sostegno da parte dei governi interessati a questo progetto.
Sono poi convinto che i tempi siano maturi per rilanciare l’immagine dell’UMAR a livello internazionale, quindi non dobbiamo perdere tempo e far partire un programma di divulgazione delle attività dell’UMAR anche attraverso FB, che rappresenta una piattaforma di partenza molto importante per raggiungere tale obiettivo. A tal fine sono pronto a collaborare ad un progetto di divulgazione attraverso tale social network…”
Architetto Roberto Floridia
Seminario e b2b workshop: “Azioni a favore del restauro a Cuba – L’Havana
L’ICE, nell’ambito delle azioni a favore del restauro, ha organizzato un seminario con incontri B2B a l’Havana dal 25 al 27 gennaio 2010.
Il seminario, caratterizzato da una parte teorica, da visite nei cantieri locali ed incontri B2B tra le competenze e le aziende italiane e locali, pone le basi per la creazione di una rete di collaborazioni economico-culturali con il nostro Paese: “Il settore del restauro delle opere edili a Cuba, sia per gli edifici nei centri storici che industriali, ha assunto negli ultimi anni una grande importanza per il Paese. Il lungo periodo di scarsa e quasi inesistente manutenzione, infatti, ha portato gli edifici ad uno stato di degrado molto grave. Per tali motivi il governo locale, grazie anche all’impegno de Oficina Del Historiador de la Ciudad Habana, ha manifestato l’interesse ad intraprendere un ampio piano di recupero della città vecchia. Centri come Santiago de Cuba, Camaguey, Holgin, Pinar del Rio, Cienfuegos , Santa Clara, Sancti Espiritu, Las Tunas e La Isla de la juventud necessitano uno studio preliminare generale e particolare opera per opera, per definire tempi, metodi e investimento finanziario”.
Ancora una volta l’architetto Floridia ha messo a disposizione la propria esperienza nel campo del restauro e del consolidamento del patrimonio storico-architettonico confermando l’apporto tecnico italiano e la volontà di realizzazione una rete di collaborazioni ed opportunità di investimento con i Paesi che stanno avviando una politica di apertura all’economia e agli scambi stranieri.
Seminario e b2b workshop sulla diagnostica e sulle tecniche applicate per il restauro architettonico – Israele, Tel Aviv
A Tel Aviv si è svolto un importante Seminario sul restauro e la diagnostica degli edifici in Israele. Il governo locale, secondo un piano delineato dalle autorità responsabili, sta programmando lavori di restauro per circa 10.000 edifici tra Tel-Aviv, Haifa e Gerusalemme.
L’obiettivo principale del seminario e degli incontri B2B con le imprese italiane è stato quello di realizzare un matching con Progetti di recupero/restauro che sono già in fase avanzata di deliberazione da parte delle autorità locali per usurfruire di un supporto tecnico dovuto alla manifestata mancanza sia di esperienza sia di partnerships di settore.
In occasione di tale seminario l’architetto Floridia è intervento come relatore sui temi del restauro e del ruolo del tecnico nella diagnostica.
Missione commerciale di operatori vietnamiti in Italia – Roma
Il 10 dicembre scorso l’architetto Roberto Floridia ha partecipato al Forum economico “Italia-Vietnam: prospettive di cooperazione”, organizzato da ICE, Confindustria ed ABI.
La missione commerciale di imprenditori vietnamiti in Italia ha visto la presenza di numerose autorità italiane e vietnamite, tra le quali il Presidente della Repubblica del Vietnam Nguyèn Minh Trièt, il quale ha manifestato il forte interesse economico e pubblico del Vietnam a rafforzare la collaborazione economico-commerciale con il nostro paese.
Al forum istituzionale sono seguiti incontri B2B con le imprese vietnamite.
Inaugurazione De Stefano Palace Luxury Hotel – Ragusa, via cav. De Stefano
Apre il nuovo “Luxury Hotel” De Stefano Palace progettato e curato in tutti i dettagli dall’architetto Roberto Floridia. Il palazzo barocco, finemente ristrutturato, “fonde in un perfetto connubio lo charme dell’antico con il confort del moderno”.
Convegno sulle barriere architettoniche – Ragusa scuola dello sport di Sicilia
Il convegno, in memoria di Stefano Fiorilla, è stato organizzato dal KIWANIS INTERNATIONAL IX Divisione – CLUB DI RAGUSA, con il Patrocinio del Centro Servizi Culturali di Ragusa e con la Collaborazione del Coordinamento Provinciale Associazioni Disabili.
Obiettivo dell l’incontro è stato quello di sensibilizzare le amministrazioni e i cittadini sul delicato problema delle barriere architettoniche e contemporaneamente offrire un quadro degli aspetti tecnici, normativi e socio-culturali ad esso legati. Tra i relatori, l’architetto Roberto Floridia ha affrontato il tema degli “aspetti tecnici di ordine generale”, incentrando il proprio intervento sulla necessità di comprendere che il superamento delle barriere architettoniche è un atto di educazione sociale.
Particolare attenzione ha dedicato agli aspetti della “progettazione accessibile” per superare non solo le barriere fisiche ma anche quelle socio-culturali che caratterizzano il problema: “ le barriere architettoniche non riguardano solo lo spazio architettonico, ma tutte le dimensioni del vivere quotidiano fatto di tante diversità, sociali, culturali, fisiologiche a cui fare riferimento.La normativa vigente, le soluzioni tecniche, le innovazioni tecnologiche, ma soprattutto la formazione e la cultura sono gli elementi essenziali per affrontare e superare il problema”.
Seminario formativo sulle tecnologie di restauro – Turchia, Istanbul
E’ iniziata oggi, 12 dicembre 2006,ad Istanbul, l’importante manifestazione internazionale organizzata dall’ICE per promuovere e diffondere le competenze delle aziende e dei tecnici italiani sul recupero e sul restauro. La manifestazione prevede una mostra sulle eccellenze del restauro italiano, dei seminari formativi, workshop ed incontri bilaterali tra le aziende e le autorità locali.Tra i relatori del convegno, dal titolo “Tecnologie, Materiali, ed Esperienze Italiane per il Restauro Architettonico ed il Recupero Urbano del patrimonio Culturale della Turchia”, è presente l’architetto Floridia che ha discusso di tutti gli argomenti cardine dell’incontro (riqualificazione dei centri storici, protezione sismica dei monumenti, restauri delle grandi opere italiane e nuove tecnologie di restauro architettonico) attraverso il suo intervento “TRE PROGETTI A CONFRONTO: Il restauro conservativo – Teatro Donnafugata – ; La dignostica – Chiesa di S.Vincenzo Ferreri – ; Il consolidamento – Palazzo De Leva -.
Il giorno successivo l’architetto ha visitato le Municipalità di Fatih e Beyoglu, nel quartiere storico di Istanbul, teatro delle iniziative promozionali che le autorità turche stanno attuando per la riqualificazione del tessuto urbano ed architettonico della città.Quest’iniziativa si colloca nel più vasto programma del governo turco di riqualificare e recuperare i numerosi siti archeologici, i centri urbani e i monumenti del paese. E’ proprio per la ricchezza del Paese ed in particolare della capitale, “giacimento culturale a livello mondiale”, che una giuria di esperti dell’Unione Europea ha proposto la città come Capitale Europea della Cultura nel 2010.